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BREVE STORIA DEI BERSAGLIERI

Quest’anno ricorre il 187° Anniversario dalla fondazione del Corpo dei bersaglieri, voluto nel lontano 1836 dal Capitano Alessandro Ferrero della Marmora.
Corpo di fanteria scelta, il Bersagliere ha dimostrato in quasi 200 anni di storia di essere costantemente rimasto protagonista della Storia d’Italia.
 
Fisicamente prestante, gagliardo e scanzonato, Egli rappresenta al meglio le virtù del Popolo che lo esprime.
 
La vera forza del Corpo dei Bersaglieri scaturisce dai principi etici e morali che il loro Fondatore stabilì nel famoso Decalogo. Valori universali validi sia per i buoni soldati che per i buoni cittadini, quali l’Amore per la Patria, il Rispetto delle Istituzioni fondanti della società, Dio e la Famiglia, oltre che valori alla base di un buon soldato, quali l’addestramento e la preparazione fisica.
Fedeli a questi valori i Bersaglieri hanno percorso questi due secoli di storia patria, che può essere suddivisa in 5 periodi.
 
1°:  Dalla fondazione alla presa di Roma (1836-1870)
Li vede indiscussi protagonisti del Risorgimento Italiano, con la spedizione in Crimea e le battaglie leggendarie di Goito e Palestro, fino a Porta Pia.
 
2°: Periodo Coloniale (1886-1912)
Il secondo periodo è quello coloniale e dei corpi di spedizione italiani all’estero, che li vide protagonisti
in Eritrea, Cina e Libia negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo.
Moltissime unità coloniali italiane erano guidate da Ufficiali del Corpo, come dimostrano le numerose ricompense al valore concesse.
 
3°: Prima Guerra Mondiale (1915-1918)
I Bersaglieri scrissero indelebili pagine di valore: presenti su tutti i fronti, ebbero il numero di perdite più elevato tra tutte le Specialità della Fanteria perché sempre chiamati, sia in azioni offensive che difensive, a risolvere situazioni impossibili, dal Mezli al Piave, dal Carso all’Altopiano di Asiago sempre primi tra i Fanti, tanto da meritare la citazione di D’Annunzio “Bersaglieri i più veloci a trasformarsi in croci”..
 
4°: Seconda Guerra Mondiale (1940-1943)
Vide i “Fanti piumati” impegnati vittoriosamente in campo tattico, su tutti i fronti, dalla Battaglia di Bir El Gobi al Passo di Kasserine in Nord Africa, alla Battaglia del Natale 1941 in Russia, alle montagne dell’ Epiro nella tragica campagna di Grecia.
Ma anche dopo l’ Armistizio i Bersaglieri furono tra i primi ad accorrere per il riscatto e la libertà dell’Italia: già nel dicembre del 1943, con il 51° Battaglione AUC si batterono a Montelungo, quando tutto sembrava perduto.
 
5°: La Storia recente (1982-oggi)
Il secondo dopoguerra li ha visti prima protagonisti della difesa della frontiera orientale durante la guerra fredda, per poi divenire indiscussi protagonisti delle missioni internazionali di stabilizzazione a partire dal 1982 in Libano. Tra le missioni di cui sono stati protagonisti, spicca “Antica Babilonia” in Iraq, di cui quest’anno celebriamo il ventennale.
La aprirono nel 2003, vi combatterono nel 2004 le più importanti battaglie sostenute dall’Esercito Italiano dopo la 2^ GM (le cosiddette “Battaglie dei ponti di Nasiryah”), la conclusero ripiegando ordinatamente nel 2006, vi ritornarono per contrastare l’ISIS nel 2016, difendendo la Diga di Mosul.
 
Tra i Bersaglieri da ricordare, in questo ultimo periodo, ci sono il Maggiore Giuseppe La Rosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto in Afghanistan per salvare i propri Bersaglieri, e il Caporal Maggiore Monica Contrafatto, prima donna italiana ferita ferita in combattimento e decorata con la Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito, poi diventata campionessa paralimpica.
 
187 anni di storia del Corpo nell’ambito dei quali i Bersaglieri, prima di leva oggi professionisti, guidati dal Decalogo di “Papà” La Marmora, hanno sempre servito l’Italia e gli italiani, piegandosi – come dice la loro preghiera – solo dinanzi al Signore Onnipotente.

IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE

Gen. D. Francesco Maria Ceravolo