FESTA DEI BERSAGLIERI A ROMA PER IL 187° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE
19 giugno 2023
187 sono gli anni del Corpo dei Bersaglieri, i più amati, insieme agli Alpini, dagli italiani. Fondati da Alessandro Ferrero della Marmora il 18 giugno 1836, ieri hanno festeggiato nel centro storico di Roma l’anniversario della loro Fondazione tra la curiosità e la sorpresa dei molti turisti e l’entusiasmo dei romani che hanno applaudito le fanfare dei fanti piumati e gridato affettuosamente al loro passaggio: “Evviva i Bersaglieri!”.
La Marmora, all’epoca ancora Capitano dei Granatieri dell’Armata Sarda, aveva capito la necessità di superare i tradizionali schemi degli scontri essenzialmente frontali sui campi di battaglia formandosi la convinzione che fosse necessario introdurre innovazioni tattiche. A tale scopo, ispirandosi alla funzione dei “Velites” delle legioni romane, agli archibugieri di Giovanni delle Bande Nere e alle più recenti fanterie leggere europee (i “Rifleman” del Regno Unito, gli “Jäger” prussiani e gli “Schützen” dell’esercito asburgico), egli elaborò uno vero capolavoro nella storia militare italiana. Doveva essere un soldato “nuovo” forte ed ardito, veloce e preciso nel colpire il bersaglio, energico e di salda tempra morale, intraprendente, capace di fronteggiare anche le situazioni più imprevedibili ed essere lui stesso l’imprevisto, fiducioso dell’impossibile ed impavido dinnanzi alla morte.
Non fu facile realizzare questo progetto per far nascere questo nuovo modello di soldato che, inserito nella macchina da guerra, avrebbe innovato radicalmente il modo di combattere, ma il Re Carlo Alberto capì l’importanza della proposta di La Marmora e, spazzando via le resistenze delle concezioni militari più arretrate, favorì la costituzione del Corpo dei Bersaglieri. La Marmora, pochi giorni dopo la formalizzazione della nascita dei fanti piumati, il 21 giugno, divenne, con Regio decreto, il comandante della prima Compagnia. Da allora, in quasi duecento anni di storia d’Italia i Bersaglieri hanno segnato, a partire dal nostro Risorgimento, tutti i momenti più impegnativi della vita italiana in pace ed in guerra.
La battaglia di Goito, l’8 aprile del 1848, nella Prima guerra d’Indipendenza, fu il battesimo del fuoco e i Bersaglieri mostrarono subito le loro eccezionali qualità di soldati e di uomini. Seguirono molte altre campagne e battaglie: Novara, Sebastopoli, Porta Pia, Adua, Bengasi e poi il Piave, fino gli aridi deserti dell’Africa settentrionale e alle steppe della Russia. Nel secondo dopoguerra il Corpo dei Bersaglieri è stato il primo ad essere impegnato, con il 2° Battaglione “Governolo”, in una missione militare di pace all’estero, in Libano, e, successivamente, in Iraq e in Afghanistan. I Bersaglieri hanno dimostrato sempre grande affidabilità, riconosciuta sia in Italia che all’estero, anche per le attività di volontariato, di soccorso e di protezione civile. Certo è che, per la loro azione svolta nel corso del tempo, i Bersaglieri sono sempre presenti nella memoria e nel cuore degli italiani e sono un vero orgoglio patrio. Viva i Bersaglieri!
-Laura Bianconi L’Opinione delle Libertà-